Uno dei titoli che il profeta Isaia attribuisce al Messia e che risuona nella liturgia del tempo di Avvento è “Principe della pace”. In questo tempo liturgico, e in modo particolare in questi giorni così drammatici, l’umanità attende la venuta di Gesù, Principe della pace. Anche gli angeli nella notte di Natale annunciano la nascita di un Bambino che è portatore di «pace in terra, agli uomini amati dal Signore». Nella ricostruzione del presepio di Greccio, di cui quest’anno ricorre l’ottavo centenario, san Francesco di Assisi ha inteso mettere in contatto, anche fisico e sensoriale, tutte le persone, a partire da quelle più semplici, con questo bambino che nella sua fragilità esprime la modalità di Dio di affermare la pace. Considerando le molte situazioni di guerra e in particolare le drammatiche notizie relative al Medio Oriente, che fanno temere un allargamento del conflitto, il tema proposto per caratterizzare l’Avvento di quest’anno è la pace e lo slogan: Vieni Gesù, Principe della pace.
La figura di riferimento del nostro cammino in Avvento è Giovanni Battista, titolare della nostra chiesa parrocchiale. In preparazione alla Solennità del Natale, ci lasceremo accompagnare dal Precursore di Cristo, per conoscerne meglio la figura in preparazione alla ripaertura della chiesa.
Papa Francesco in Evangelii Gaudium così si esprime sui percorsi di catechesi da intraprendere e favorire nelle nostre comunità:
167. È bene che ogni catechesi presti una speciale attenzione alla “via della bellezza” (via
pulchritudinis). Annunciare Cristo significa mostrare che credere in Lui e seguirlo non è
solamente una cosa vera e giusta, ma anche bella, capace di colmare la vita di un nuovo
splendore e di una gioia profonda, anche in mezzo alle prove. In questa prospettiva, tutte le
espressioni di autentica bellezza possono essere riconosciute come un sentiero che aiuta ad
incontrarsi con il Signore Gesù. […] È auspicabile che ogni Chiesa particolare promuova
l’uso delle arti nella sua opera evangelizzatrice, in continuità con la ricchezza del passato, ma
anche nella vastità delle sue molteplici espressioni attuali, al fine di trasmettere la fede in un
nuovo “linguaggio parabolico”.
Il percorso di catechesi con l’arte a partire dal Vangelo domenicale è rivolto a tutti. Il percorso prevede un momento di attivazione a partire dall'opera d'arte analizzata; una riflessione sul Vangelo domenicale grazie ad una interpretazione artistica che possa aiutare a coniugare il Vangelo con la vita; un ritorno alla vita e agli atteggiamenti, alle scelte concrete che siamo chiamati a compiere, riletti, riaccolti e ricollocati alla luce della vita di fede proposta dal Vangelo.
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Se l’Avvento è il tempo dell’attesa piena di speranza, il Natale è quello dello stupore, della gioia e della gratitudine, perché il nostro Redentore, entrando nella frammentarietà della storia e assumendo la debolezza della carne, ha aperto il tempo all’eternità e ha innalzato la natura umana alla dignità divina.
Di seguito le indicazioni stradali per raggiungere la Sala "Carlo Acutis" - Oratorio Parrocchiale San Giovanni Battista.
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