SANT'AGNESE

Vergine e Martire
Statua in cartapesta di Sant'Agnese, Vergine e martire
Custodita presso la nostra chiesa parrocchiale

Agnese nacque a Roma da genitori cristiani, di una illustre famiglia patrizia, nel III secolo.

Quando era ancora dodicenne, scoppiò una persecuzione e molti furono i fedeli che s'abbandonavano alla defezione. Agnese, che aveva deciso di offrire al Signore la sua verginità, fu denunciata come cristiana dal figlio del prefetto di Roma, invaghitosi di lei ma respinto.

Fu esposta nuda al Circo Agonale, nei pressi dell'attuale piazza Navona. Un uomo che cercò di avvicinarla cadde morto prima di poterla sfiorare e altrettanto miracolosamente risorse per intercessione della santa.

Gettata nel fuoco, questo si estinse per le sue orazioni, fu allora trafitta con colpo di spada alla gola, nel modo con cui si uccidevano gli agnelli. Per questo nell'iconografia è raffigurata spesso con una pecorella o un agnello, simboli del candore e del sacrificio.

La data della morte non è certa, qualcuno la colloca tra il 249 e il 251 durante la persecuzione voluta dall'imperatore Decio, altri nel 304 durante la persecuzione di Diocleziano.


Nel 1921, nella Basilica Santuario Maria SS. della Coltura, per opera dell'allora cappellano sac. Gaetano Fagiani, nasceva il circolo della Gioventù femminile di Azione Cattolica.

Successivamente tale associazione si spostò nella nostra Parrocchia, il cui fondatore, nel frattempo, era divenuto Parroco.