La Chiesa Parrocchiale è dedicata a San Giovanni Battista, di cui si trova in sagrestia una statua in pietra del XV sec.Sembra che sul luogo dove fu costruita, sorgesse una chiesetta dedicata a San Biagio, infatti il corpo di fabbrica primigenio risale al XIII sec.La chiesa inizialmente consisteva nella sola navata trasversale, che oggi forma il braccio piccolo della croce: il transetto. Sembra che l'iconostasi, l'altare maggiore dove sono le immagini, si trovasse dove ora è la sagrestia, rivolta a sud, quasi a testimonianza del fatto che si officiasse il rito greco. Questo fu di certo presente a Parabita fino alla fine del XIV secolo.
Le notevoli differenze strutturali fanno capire come la chiesa non fu
costruita in una sola volta, ma abbia subito interventi di restauro,
con aggiunte e trasformazioni, fino al 1853, anno in cui fu rifatta la
facciata principale e la fabbrica fu allungata di un terzo.Oggi la
facciata è a salienti, con due finestrelle che ne bucano lo spazio
corrispondente alle navate minori, mentre due grosse lesene ne
delimitano quello corrispondente alla navata maggiore. Esse sorreggono
un architrave su cui poggia un timpano, mentre il portale d'ingresso è
sormontato da un grosso finestrone.
Degno di segnalazione è il
portale laterale sul prospetto nord, opera cinquecentesca del leccese
Gabriele Riccardi, sul cui architrave si trovano tre statue realizzate
in pietra leccese: la Vergine con il Bambino al centro; inginocchiato,
Giovanni Battista a destra e l'apostolo Pietro a sinistra.A lato della
porta vi sono due grandi affreschi raffiguranti rispettivamente San
Cristoforo, ancora sufficientemente visibile, e la Vergine con San
Gaetano.L'interno, a tre navate, presenta delle anomalie, dovute quasi
certamente ai diversi interventi di restauro: la disuguaglianza in
lunghezza delle ali della nave trasversale e la disuguaglianza in
larghezza dei pilastri sostenenti l'arco di trionfo; mentre la deviazione di asse molto sensibile nella navata centrale,
particolarità comune a molte chiese della Puglia e della Francia, è
voluta con minuziosa attenzione. In essa i critici d'arte del passato
vedevano simboleggiata l'inclinazione del corpo di Gesù sulla croce.
Anomale sono anche le due cappelle, una dell'Addolorata e l'altra già
del SS. Sacramento, non simmetriche tra loro.Un elemento strutturale
interessante è la cupola a base ottagonale che copre il presbiterio
all'intersezione della croce. La sagrestia è situata a sud dell'altare
maggiore e la sua volta è fatta a padiglione, con lunette nelle quali
sono affrescate le marine del Salento. Gli affreschi risalgono al
1700.Nella chiesa è custodito il corpo di San Vincenzo martire, che era
stato donato da fra' Tommaso Cervioni, dell'ordine eremitico di
Sant'Agostino, a Giuseppe Ferrari, duca di Parabita. Esso proveniva dal
cimitero romano di Commodilla.
Piazza Umberto I
Parabita (LE)
73052
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