CONFRATERNITA MARIA SS. IMMACOLATA


La fondazione di questa Confraternita risale al Seicento. Tale associazione, in origine, era riservata esclusivamente agli uomini, i quali godevano del diritto di sepoltura. Tali privilegi decaddero nel 1790, anno in cui si ha la prima annotazione di una consorella sepolta nella chiesa dell'Immacolata.
La piccola cappella godeva dello jus di patronato della famiglia Vinci, che dimorava nel palazzo di fine Cinquecento, di fronte alla stessa chiesa.
Nel 1735, la chiesa confraternale fu incardinata all'Arciconfraternita di S. Maria di Roma. Riuniva nel suo seno buona parte dei parabitani, tra cui il duca Giacinto Maria Ferrari, che fu primo firmatario nella richiesta di regio assenso inoltrata dai confratelli al Re nel 1776.
Il 16 novembre 1776 la Confraternita ottenne la concessione di una propria Regola, che prevedeva, tra gli altri, l'obbligo dell'elezione di due confratelli per l'aiuto dei membri in difficoltà.
L'abito è costituito da:
- un camice bianco;
- una mozzetta celeste;
- un medaglione cromato con l'effigie a sbalzo della Vergine Immacolata.

Nella chiesa confraternale è custodito un simulacro settecentesco della Vergine Immacolata, restaurato nel 2019.

IL PRIORE

Sig. Nicola GERVASI